Sicuro di conoscere tutti i brand parenti di H&M? Sotto l’ombrello chiamato H&M Group, si trovano H&M (e H&M Home), COS, Weekday, Monki, & Other Stories, Arket e Afound (e prima della sua fine anche Cheap Monday lo era).

Quando un gruppo abbraccia più brand generalmente ne condivide valori, filosofia e obiettivi, quindi può essere importante capire quali brand sono intrecciati fra loro, sebbene possano distinguersi per stile, fascia di prezzo, tessuti e comunicazione. Alcuni dei brand qui sotto sono venduti in Italia solo on-line e non hanno attualmente negozi fisici.

H&M: La missione di H&M è stata dall’inizio offrire la possibilità alle persone di esprimere il proprio stile in modo accessibile. Oggi il brand include il termine “sostenibilità” in tutte le sue presentazioni e comunicazioni. C’è chi parla di greenwashing e chi auspica in un concreto cambiamento, oltre la facciata. Certo è che pretendendo prezzi molto bassi sarà difficile aspettarsi prodotti di qualità e senza il sacrificio di qualcuno. Il fondatore di H&M (nel 1947) è lo svedese Erling Persson, che nel 1982 ha avviato l’azienda, oggi nelle mani del figlio Stefan Persson, attualmente l’uomo più ricco della Svezia e fra i più ricchi del mondo con un patrimonio personale di $16.5 miliardi (aggiornato al 2018).

COS: Ha da sempre puntato su negozi essenziali, minimal, con attenzione all’architettura ed uno stile più ricercato, tutto con un accento decisamente moderno. I prezzi sono più alti di H&M, i tessuti selezionati generalmente migliori e si rivolge ad un target che vuole spendere qualche decina di euro in più. [le sue t-shirt in cotone sono fra i basic che vi ho suggerito nell’articolo su dove trovare la maglietta bianca perfetta].

& Other Stories: dall’abbigliamento al beauty, & Other Stories è una via di mezzo fra COS e H&M in termini di prezzo e qualità, ma propone uno stile meno minimalista. L’arredamento all’interno nei negozi è spiccatamente nordico, sempre in riferimento alle origini della casa madre.

Weekday: non so se sia necessario ripeterlo ma anche qui parliamo di un brand svedese, lo stile è casual e street, con grande presenza di denim, esiste dal 2002 ma appartiene al gruppo H&M dal 2008 ed insieme al gruppo e i suoi brand si è posto l’obiettivo di essere 100% climate positive entro il 2040, qualsiasi cosa questo voglia dire (sono molto curiosa).

Arket: il suo nome significa letteralmente “foglio” in svedese, non so quanto questo possa essere rilevante, ma mi sono chiesta come scegliessero i nomi di certi brand, mi sorge il dubbio che la risposta sia “a caso”. Arket (se vi interessa pronunciarlo nel modo corretto, l’accento sta sulla A), è il brand che solitamente lascia più stupite le persone quando scoprono che appartiene al gruppo H&M. Il suo posizionamento appare sicuramente più alto di quello che si definisce fast fashion, un mix di A.P.C. e Uniqlo e personalmente non mi ha mai dato l’impressione di essere di bassa qualità.

Leggendo le etichette le percentuali sono piuttosto soddisfacenti (ho acquistato lì quelli che attualmente sono i miei pantaloni preferiti del guardaroba.). L’abbigliamento comprende uomo, donna e bambino, ha anche una sezione casa e generalmente i suoi negozi hanno un cafè vegetariano all’interno. Ho un paio di capi di questo brand e fra tutti quelli del gruppo è il mio preferito.

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Monki: fra tutti è a mio parere il brand che più si rivolge ai giovanissimi, nei colori, nel mood, nella comunicazione e anche nello stile dei negozi. Non esistono in Italia negozi fisici al momento, ma è venduto presso piattaforme di shopping on-line (Zalando). A proposito della comunicazione, Monki utilizza vari claim legati alla sostenibilità, usa cotone organico o riciclato oltre a svariati materiali eco-friendly, è pare abbia il benestare di CanopyStyle che si occupa di assicurarsi che le aziende non minacciano le foreste nel loro processo produttivo. Non è un brand sostenibile, come non lo sono

Afound: è un outlet che rivende capi dei vari brand del gruppo H&M a prezzi scontati. Non è disponibile per l’Italia, ma solo per pochi Paesi europei al momento.

Conoscevi tutti i brand qui sopra? Oppure non sapevi facessero parte dello stesso gruppo?