Utilizzo la coppetta mestruale dal 2016, da quando mi sono imbattuta nel video YouTube di una ragazza straniera che ne parlava. Mentre guardavo il video mi rendevo conto di aver trovato una possibile soluzione ad un’esigenza che non avevo ancora realizzato di avere.
Mi sono riaffiorati tutti quei momenti in cui ho sentito disagio e fastidio nello stare qualche ora seduta su un assorbente umido, il fastidio di dover strappare via quel rettangolo di materiale plasticoso dalle mutandine, arrotolarlo e gettarlo da qualche parte nella sua bustina di plastica (non sempre trovavo una pattumiera in bagno o non colma), la sensazione di scarsa igiene derivata dagli assorbenti o il poco comfort di quelli interni. La rottura di dover comprare quelli notte, quelli giorno, quelli con una certa forma più sottile adatta ai miei slip, i salva slip per gli ultimi giorni, i tamponi interni…. Per non parlare del disagio di pensare che potesse vedersi l’assorbente attraverso i jeans, del dover scegliere l’intimo più adatto per indossare l’assorbente o il timore che il cordoncino di quello interno uscisse. Per non parlare poi della visione di tutta quella spazzatura da gettare ogni mese. Riassunto dei motivi per cui nel 2016, dopo averla provata ed essermi confrontata con ginecologi ed ostetriche, ho deciso di passare alla coppetta,:
Motivi validi per passare alla coppetta mestruale
- È più igienica degli assorbenti (raccoglie e isola il flusso all’interno del suo cavo.
- È in media 3 volte più capiente di un tampone interno.
- Evita la sensazione di umido e disagio che causano gli assorbenti esterni.
- Evita la secchezza ed il fastidio causati dagli assorbenti interni.
- Evita gli odori.
- È invisibile sotto i vestiti.
- Rende stare in costume e al mare tutta un’altra cosa.
- Il materiale è più comodo dei tamponi interni per si adatta al corpo.
- È realizzata in silicone medicale anallergico al contrario degli assorbenti, realizzati quasi sempre in fibre sintetiche.
- È economica (ne compri una che costa fra i 15/20€ e dura circa 10 anni).
- È ecologica (non produci quei rifiuti ogni mese, rispetti l’ambiente).
Personalmente ho trovato fare sport più comodo (il tampone interno mi dava spesso fastidio in certe posizioni), ho notato che il ciclo mi dura meno (ho chiesto al ginecologo e mi ha spiegato che potrebbe essere perché il flusso nella cavità viene raccolto meglio, per cui serve meno tempo) ed ho iniziato a vivere le mestruazioni con maggiore consapevolezza e serenità, sentendomi serena e libera come tutti gli altri giorni (sembro la ragazza che fa la ruota negli spot degli assorbenti, solo che io non so fare la ruota e non vi suggerisco gli assorbenti).
Domande frequenti sulla coppetta
Ogni quanto e come lavo la coppetta?
Per rendere igienic la coppetta basta farla bollire in 2 momenti ad ogni ciclo: Il primo giorno di utilizzo (primo giorno di mestruazioni) e l’ultimo giorno che la utilizzi, prima di riporla nel suo sacchettino di cotone (che è in tessuto naturale e traspirante, quindi perfetto). Come lavarla? Usa un pentolino (io preferisco usarne uno solo per la coppetta ), riempilo d’acqua e immergi la coppetta. Fai bollire per un paio di minuti e tirala fuori (sarà caldissima, quindi aspetta qualche istante prima di inserirla). Così la coppetta è igienizzata (generalmente si usa il termine “sterilizzare” ma non è una vera e propria sterilizzazione), comunque è quella consigliata dalle aziende produttrici e dai ginecologi. Quando le indicazioni sulla confezione lo permettono c’è chi la mette in microonde.
Devo igienizzare la coppetta ogni volta che la svuoto?
No. Sia le linee guida delle aziende produttrici sia i ginecologi confermano che la coppetta non va fatta bollire ogni volta che la si inserisce (o sarebbe praticamente impossibile usarla, pensateci). Potete sciacquarla sotto il rubinetto o non farlo (non è non sicuro o non igienico e torna utile se si è in un bagno pubblico e non si vuole uscire dal bagno per sciacquarla, cosa che ho visto fare qualche volta e onestamente non mi ha sconvolta). Su espressa indicazione dei medici ai quali mi sono rivolta vi suggerisco di non usare detergente intimo o altri prodotti per lavarla, perché rimarrebbero delle tracce e questi prodotti non sono pensati per uso interno.
Ogni quanto tempo va svuotata la coppetta?
Dipende dal tuo flusso e le tue preferenze ma generalmente le aziende produttrici suggeriscono di svuotarla al massimo ogni 8/12 ore, meno spesso di quanto cambiereste un assorbente classico.
Come inserisco la coppetta?
È facile da inserire, la prima volta è normale essere nel panico e non avere idea di come fare e paura che rimanga incastrata o non si riesca a prenderla più. Spoiler: la vagina non è un buco nero, ciò che entra esce e non naviga dentro il corpo, non perdi la coppetta, basta usare le dita. Solitamente dentro la confezione della coppetta o sui siti delle varie aziende ci sono le istruzioni per inserirla, il mio metodo preferito è piegarla a forma di “C”, appena inserita si apre, tirala leggermente verso il basso per assicurarti che sia posizionata bene. Trucchetto per la prima volta: provala quando non hai il ciclo, così puoi far pratica senza sporcarti, concentrandoti su forma e inserimento. Io l’ho capito bene al secondo tentativo. Ricordatevi di lavare sempre le mani, prima e dopo averla inserita e prima e dopo averla rimossa, questa è la più grande accortezza.
È igienica e sicura?
Sì, non si scherza con i prodotti di questo tipo, è un presidio sanitario, ci sono controlli sui materiali e ci sono ginecologi e ostetriche ampiamente preparati sul tema. Diventa non sicura se rispetti l’igiene e non la rimuovi entro le 12 massime stabilite.
Posso usarla quando vado al mare? Quando faccio sport? E di notte?
La coppetta può essere usata sempre, in ogni occasione e situazione, al mare è più comoda di un assorbente interno perché non assorbe acqua, è più pratica di qualsiasi assorbente quando ti alleni perché non si sposta e non fa male ma si adatta al tuo corpo, di notte non la senti (se hai paura di macchiarti associala all’intimo mestruale (non sai cos’è? Ne parlerò molto presto).
Mi fa impressione, ho paura, e se non riesco a tirarla fuori?
Potrebbe aiutarti sapere che la coppetta va meno in profondità di un classico tampone. Per rimuoverla basta sedersi sul water, infilare le dita, premere leggermente così da eliminare l’effetto ventosa e tirarla fuori, poi la capovolgi e la svuoti nel water. Personalmente mi faceva schifo l’assorbente umido, il tampone a contatto con il mio corpo e i rifiuti impegnati di sangue. Trovo la coppetta più pulita e pratica in ogni senso.
Quale coppetta mi consigli di comprare?
Non è vero che le coppette sono tutte uguali, e questo non è un segreto per chi la usa e ne sente parlare da tempo. Alcune si differenziano solo per piccoli dettagli (il gambetto che si può tagliare, un anellino, bordi più spessi o più sottili) altre per dimensione e morbidezza e questi due fattori sono quelli più rilevanti. Purtroppo non esiste un sistema infallibile per trovare quella che fa al caso tuo, potrebbe esserlo rivolgersi ad una ostetrica che fa consulenza per la scelta della coppetta, ma la maggior parte delle donne spulcia i vari siti dei venditori e leggendo le descrizioni riesce ad individuare quella che fa al caso suo.
La mia esperienza: Queste sono alcune delle marche che vi consiglio, che ho provato o sulle quali ho sentito ottimi pareri da amiche: MamiCup, MoonCup e Klivee (cercando la marca sul sito vedete le varie opzioni). Le misure nella maggior parte dei casi non c’entrano con il flusso del ciclo e quindi la capienza, ma solo con l’utero, la vagina e il pavimento pelvico. Se avete un flusso abbondante la differenza per voi è che potreste aver bisogno di svuotare la mooncup più spesso di donne con un flusso regolare, ma non è detto.
Quali sono controindicazioni o problemi che posso avere se uso la coppetta mestruale?
Gli unici problemi ad oggi evidenziati sono solo quelli derivati da un cattivo uso della coppetta. Ovvero se non ti lavi le mani prima di inserirla o rimuoverla (cosa che si rischia in generale se si inseriscono le dita non lavate in vagina), se non si la rimuovi entro 8/12 ore in base all’azienda. Se sei allergica a lattice silicone, alcuni dei materiali con cui è realizzata, ma in questo caso basta sceglierne una in un materiale diverso. Se non la sciacqui, come dicevo può succedere di non poterla sciacquare in una certa occasione, ma non farlo mai non va bene. Stessa cosa vale per un sex toys, quindi niente di strano.
È normale se mi macchio?
No. La coppetta è fatta per raccogliere il sangue senza farti macchiare, non dovrebbe perdere, se invece succede che ti macchi potresti averla posizonata male (all’inizio può accadere, per questo suggerisco i primi giorni di indossare anche un assorbente per stare serene) quindi potrebbe essere rimasta leggermente piegata o non aderente, o potrebbe essere troppo grande o troppo piccola per voi. Ma non farti prendere dall’ansia, a tutte è successo di comprare degli assorbenti sbagliati, può succedere anche con la coppetta. Se nei primi giorni di ciclo tendi a macchiarti puoi abbinare alla coppetta l’intimo mestruale, lo fanno moltissime donne.
Perché la coppetta è più sostenibile degli assorbenti e rispetta l’ambiente?
Secondo le stime una donna nell’arco della sua vita utilizza circa 12.000 assorbenti, che sono rifiuti indifferenziati (non riciclabili). In Italia sono circa 700.000 le tonnellate di prodotti assorbenti monouso (fra pannolini per bambini, pannoloni, assorbenti e tamponi interni). Quindi la coppetta, che dura per anni e non produce rifiuti eccetto quando la getterete, è un’ottima scelta per l’ambiente.
Perché la mia coppetta è diventata gialla/marrone?
La coppetta nel tempo può ingiallirsi o diventare marrone: é il sangue che si ossida e lascia un alone sul materiale, questo non significa che la coppetta è sporca o va buttata.
La coppetta mestruale non è uno strano oggetto futuristico, la prima coppetta di età moderna è stata creata addirittura nel 1937 grazie all’idea dell’attrice statunitense Chalmers Leona. Non ebbe grande successo (se ancora oggi ci sono persone con preconcetti verso questi dispositivo, pensate all’epoca), ma torno negli anni Sessanta per strizzare l’occhio alle femministe e si affermò poi negli anni Ottanta, sebbene in Italia solo all’inizio degli anni 2000 iniziò a diffondersi. Vent’anni dopo eccoci qui, a spiegare cos’è, come si usa e i suoi benefici.
Questo articolo non vuole essere una fonte scientifica, è scritto sulla base della mia personale esperienza (che avevo già raccontato anni fa QUI) e cita informazioni fornite da aziende produttrici, ginecologhe ed ostriche con cui negli anni per lavoro e nel privato ho avuto modo di confrontarmi, questo per informare tutte quelle donne che ancora non conosco la coppetta mestruale o che hanno dubbi a riguardo. L’articolo sarà sempre in fase di aggiornamento per aggiungere nuove informazioni e rispondere a domande.
L’utilizzo della coppetta non è opinabile in senso scientifico, non ci sono dubbi sulla sua sicurezza o studi che ne mettono in dubbio l’utilizzo, si tratta solo di scelte ed esperienze personali che possono portare a preferire la coppetta o altri dispositivi. Quindi vi chiedo di commentare in modo pacifico e rispettoso, come sempre. Grazie!