Non so perché ma quando la scorsa Fashion Week giravo fra gli stand e le modelle nel backstage di Moschino, fra le stampe ispirate al junk food e successivamente quando ho visto i maglioni di Spongebob, nella mia mente è balenata l’idea che la prossima ispirazione potesse essere Barbie. Quando l’invito con pettine fucsia ha iniziato a fare il suo giro fra le mani di giornalisti, editor e blogger, non c’erano più dubbi, il nuovo motto è “Think Pink”.
Ed è stato uno spettacolo, non solo una sfilata, come da sempre Moschino assicura e come Jeremy Scott ormai si è abituato a fare, calcando la mano qua e lì, proponendo abiti dalla portabilità ridotta – se non siete Anna Dello Russo – ispirati alle più celebri Barbie degli anni Ottanta. Sarà felice Babrie, che da sempre ha smaniato per arrivare sulle passerelle, accontentandosi di fare l’intellettuale o la colta, vestita da astronauta, infermiera, veterinaria, che finalmente qualcuno ha deciso di dedicarle non un abito ma un’intera collezione.
Tralasciando gli abiti degni di Barbie polvere di stelle, sul sito di Moschino – come vuole ormai la nuova frontiera della moda digitale – la collezione è già disponibile la nuova capsule collection, con qualche pezzo già sold out e facendo un giro fra maglioni, crop top, gonne e magliette, di roba portabile se ne trova parecchia, come a voler dire che Jeremy Scott è sì estroso, ma mica scemo, vuole vedere i suoi abiti non solo in passerella e addosso ai personaggi più strambi del fashion system, ma anche sulle strade, sulla gente comune, sulle wannabe Barbie girl.
C’è la cover in silicone (53 euro), il vestito in cotone con stampa Moschino con carattere Barbie all over (535 euro), la borsa piccola in pelle, versione pink di un pezzo iconico (1.196 euro) e lo zaino in pvc (481 euro).