Stando all’indagine condotta da Vivere Insieme, vivere meglio, elaborata da Censis e Coldiretti e presentata a Roma lo scorso 19 settembre, un trentenne su tre vive ancora con i genitori, si dice che la colpa sia della crisi, eppure lo stereotipo vuole gli italiani mammoni, come se oggi quella di vivere con i genitori potesse essere ancora considerata una scelta e non una condizione dovuta alla crisi economica imperante, come se non fosse un’esigenza condivisa quella di essere indipendenti.
Nasce come rivolta pacifica, come valvola di sfogo di una generazione di genitori stanchi e con tanta voglia di motivare i giovani d’oggi, il gruppo delle Smammas, band formata da Ana Flore, Gisella, Carla e Benedetta, amiche e mamme che hanno scelto affrontare il tema dei tren’tenni che vivono ancora con i genitori, incidendo un singolo che sta facendo già il giro dell’Italia. Il testo della canzone Smamma è un mix di grandi verità e raccomandazioni tipiche dei genitori e affronta questo tema con tono semiserio e in chiave molto ironica. Lo scopo? le Smammas vogliono incoraggiare i propri figli a trovare insieme una soluzione a questo problema con l’aiuto della musica R&B e dello Smammanifesto a cui vi consiglio di dare una lettura, qualche suggerimento? Di seguito trovate il video, la canzone è decisamente orecchiabile e il video divertente. E voi vi riconoscete nel testo di questa canzone o ritrovate in queste parole lo sfogo dei vostri genitori? Io da qualche tempo cerco casa da sola ma non ho ancora trovato quella giusta, nel mio caso la scelta non si limita alla casa perfetta ma a molti altri fattori; insomma i trentanni non sono così vicini ma la voglia di indipendenza c’è già da molti anni e sebbene i miei non mi abbiano messa alla porta o urlato il classico “questa casa non è un albergo”, nonostante io viaggi spesso per lavoro o resti fuori per lunghi periodi e il mio cane sia diventato il loro nuovo figlio. Trovo sia giusto iniziare un percorso lontano da casa e lasciare ai genitori, tempo di rilassarsi e congedarsi dalle faccende genitoriali, almeno quelle quotidiane. Perchè le coccole di mamma e papà piacciono, si sa, ma l’indipendenza fa gola a tutti.
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