Fotografare dettagli, come per immortalare qualcosa che nessun altro vede: una crepa nel muro, la superficie del legno, la tela della scarpa, la punta della matita… se avessi scelto di fare la psicologa mi sarei soffermata sullo studio degli atteggiamenti umani, persino sulle scelte fotografiche. Chissà perché molti di noi fotografano le proprie scarpe, immortalano le proprie mani o hanno bisogno di scattare la foto di un sorriso spontaneo. Senza filosofeggiare credo sia sintomatico di chi ama la vita in tutte le sue sfumature, di chi prova emozioni diverse da chi “passa e và senza notare un particolare. Amelie infilava le mani nei sacchi di fagioli e lenticchie, io fotografo i dettagli: che sia un libro strappato su uno scaffale, la piega di una pagina del giornale o la polvere su un vetor su cui qualcuno ha disegnato un cuore.