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Ripartire dal guardaroba: elimina ciò che non indossi e organizza quello che ami

Decluttering armadio

Per decenni le donne sono andate dal parrucchiere dopo una rottura, la fine di un’amicizia, dopo aver cambiato lavoro, dopo una brutta esperienza o per celebrare un nuovo inizio… La generazione di oggi, reduce dagli errori di ieri (leggi: frangetta o taglio drastico), decide di spostare l’attenzione sul guardaroba: eliminare quello che non si indossa, fare spazio, far respirare i tessuti, sgomberare le ante e i cassetti insieme alla mente e dedicarsi solo a quello che fa stare bene (tipo il cashmere, per esempio). Insomma, il decluttering e la riorganizzazione dell’armadio come approccio terapeutico alla vita. Se non hai letto il mio articolo sul decluttering lo trovi qui.

Significa ripartire dal guardaroba, azione che, a differenza di un taglio drastico di capelli o una frangia che non dona, ha decisamente molto meno margine d’errore, basta applicare una serie di metodi e consigli per alleggerire l’armadio, fare posto al nuovo e mantenere uno spirito critico e una certa logica per gli acquisti futuri. E intanto magari recuperare qualche soldo e attivare un processo sostenibile di riuso (più avanti vi spiego come).

Il decluttering applicato al guardaroba

Avrai detto almeno una volta “non ho niente da mettermi” e probabilmente hai un armadio pieno di vestiti, hai così senza accorgetene citato una delle frasi più celebri pronunciate da Carrie in Sex and The City (“I confronted that eternal puzzle: a closet full of clothes, nothing to wear”), bene se le cose stanno così, hai bisogno di un po’ di sano decluttering nel tuo armadio e capire perché quello che possiedi non è per te un’opzione e come risolvere questo problema (senza svuotare il conto in banca).

Tira fuori tutto quello che possiedi e comincia a suddividere i capi* in:

  • Capi da tenere assolutamente;
  • Capi vecchi e mal ridotti;
  • Capi che non indossi perché non sai con cosa abbinarli;
  • Capi che non metti più perché non rispecchiano il tuo stile, hai cambiato gusti o sono stati un errore.
*con capi intendo abiti, magliette, maglioni, cappotti, tutto. Il discorso è applicabile anche agli accessori.

Capi da tenere assolutamente: controlla che siano in perfette condizioni, se trovi qualcosa che va rammendato, smacchiato o riparato (banalmente anche solo usare il pettine per la lana o rinforzare un bottone) prendi nota di questi piccoli interventi e mettili in pratica al più presto. Mantenere in ottimo stato i capi nel guardaroba significa farli durare più a lungo, risparmiare e inquinare meno. Inoltre anche un maglione di cashmere se mal tenuto non fa bella figura.

Capi vecchi e mal ridotti: hai 3 opzioni ovvero tagliare magliette e altri capi in cotone e trasformarli in pezze per lavare (casa, auto, scarpe piene di fango e cose così). Oppure, se hai vecchie lenzuola o coperte puoi contattare canili e gattili o assodciazioni di zona chiedendo se hanno queste necessità, in ultimo puoi provare a trarre vantaggio dalla donazione di tessuti da programmi messi in atto da aziende come OVS, Intimissimi, The North Face e & Other Stories, all’interno dei cui negozi è possibile trovare dei bidoni o altri sistemi di raccolta di capi usati, una volta consegnati i vostri capi potete ricevere voucher o buoni sconto da utilizzare su prossimi acquisti (causa Covid negli scorsi mesi in alcuni store l’iniziativa era stata sospesa, controllate che sia ancora disponibile o quando verrà riattivata nel negozio più vicino a voi).

Capi che non indossi perché non sai come abbinarli: Prendi ciascuno di questi capi, indossalo per accertarti che vesta ancora bene e chiediti perché non riesci ad indossarlo. Manca qualcosa con cui abbinarlo? Cosa? Cerca ispirazioni su Instagram o Pinterest, prendi nota di cosa ti servirebbe e quanto questa new entry nel guardaroba sarebbe utile, a prescindere dell’abbinamento con quel singolo capo, se la risposta ti sembra convincente, attivati per trovare in breve tempo il giusto abbinamento e smetti di accantonare quel capo fino a tempo indeterminato. Possiamo rinominare questo metodo indossa-prova-abbina. Altra opzione è chiedersi se il problema sia il colore o il modello di ciò che non riesci ad indossare, potresti scoprire che quel colore ti dona meno di altri e così evitare altri acquisti errati e puntare su ciò che ti valorizza di più, oppure potresti capire che un certo modelli di jeans, seppure di tendenza, non ti fa sentire a tuo agio. In fondo la moda dovrebbe servire a farci sentire meglio, non inadeguati. Per finire, se la ricerca dell’abbinamento perfetto non porta a risultati in breve tempo, sposta il capo fra quelli che non metti più perché non rispecchiano il tuo stile/hai cambiato gusti/sono stati un errore.

Capi che non metti più perché non rispecchiano il tuo stile, hai cambiato gusti o sono stati un errore: le opzioni sono 2 ovvero donare o vendere. Per donare non intendo solo regalare ad amici o conoscenti, ma anche ad associazioni benefiche o aziende che riciclano tessuti o lavorano nell’ambito della moda circolare. Per esempio scaricando l’app Junker e selezionando le categorie abiti usati o scarpe, vedi sulla mappa i punti di raccolta più vicini a te, come i cassonetti gialli HUMANA (ce ne sono 5.600 in Italia, sparsi in 1.200 comuni), per individuare questi basta usare la funzione “Trova il contenitore”. Se invece hai deciso di vedere i tuoi capi, puoi usare app come Depop o Vinted per fotografare e pubblicare i prodotti che vuoi vedere, oppure Zalando Second Hand, che si occupa di ritirare i tuoi capi a domicilio, ti offre una cifra (sotto forma di voucher) per acquistare in blocco i capi che vuoi vendere e si occupa da solo di tutto il resto. Per saperne di più iscrivi a Zalando e visita il tuo profilo personale per scoprire di più.

Come capire quali capi non metti mai? Il metodo del cordoncino.

Dopo aver applicato i metodi qui sopra, se continui a tirare fuori ad ogni cambio di stagione gli stessi vestiti, che finisci con il non indossare e riporre con l’arrivo della stagione successiva, prova questo metodo: usa del cordoncino o del nastro che hai già in casa, fai un nodo attorno all’etichetta dei capi che non indossi più (o sull’appendiabiti). Se alla fine della stagione, nel mettere via i capi ti accorgerai che hanno ancora il cordoncino sù (quindi non li hai indossati), è arrivato il momento di trovargli una nuova collocazione (vendere o donare). Il discorso naturalmente può avere delle eccezioni, come gli abiti da cerimonia, che magari un anno saltano la stagione ma quella dopo tornano utili, insomma ok la flessibilità, ma non troppa o rischi di essere protagonista del prossimo reality sugli accumulatori seriali. Per rendere il metodo più divertente oltre che efficace puoi aggiungere un cartoncino su cui scrivere un memo, per esempio “questo maglione ha trascorso più tempo a casa mia del mio ultimo ex”, vedete poi se non ve ne liberate alla svelta :D

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Capsule Wardrobe: la svolta del guardaroba intelligente con capi chiave ed essenziali.

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