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‘Death to 2020’ il mockumentary che ti fa ridere tantissimo finché non ti ricordi che è tutto vero

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Guardare ‘Death to 2020’ è come assistere ad un esorcismo, l’esorcismo morale di un anno di mer*a. Lo sceneggiatore e produttore Charlie Brooker e Annabel Jones (quelli di Black Mirror, per intenderci), hanno chiamato a raccolta Samuel L. Jackson, Lisa Kudrow (Phoebe in Friends), Hugh Grant, Cristin Milioti (voi-sapete-chi in How I Met You Mother), Joe Keery (Sranger Things) e altri attori, per interpretare ruoli di storici, politici e influencer, per realizzare un docu-film che ripercorre le tappe più importanti del 2020, con la voce narrante di Laurence Fishburne (che forse non casualmente è l’attore che ha intepretato Morpheus nella trilogia di Matrix).

Ma non aspettatevi un documentario serio, questo è un mockumentary, una versione satirica, dissacrante, divertente, che somiglia ad una raccolta dei migliori meme del 2020, vi farò ridere tantissimo, finché non vi ricorderete che però è tutto vero.

Si parla degli incendi in Australia, del cambiamento climatico, di Greta Thumberg (che Samuel L. Jackson paragona a Billie Eilish, aggiungendo “è famosa, ma tutto quello che dice è deprimente“. Delle elezioni americane, di Trump, dei negazionisti (Cristin Milioti intepreta un incrocio a metà fra una negazionista e una Karen, se non sapete cosa sia una Karen non guardate abbastanza Tik Tok americano, qui sotto trovate una definizione dall’Urban Dictionary). Nonché delle proteste e del movimento Black Lives Matter e del Covid-19, naturalmente.

Tutto raccontato attraverso la vena comica di Charlie Brooker, poco noo in questo ruolo fuori dal Regno Unito (per recuperare vi consiglio di intercettare qualche episodio del suo programma satirico Wipe, dove commenta fatti di attualità con un mix di sarcasmo e cinismo dissacranti. Su questo schema si sviluppa l’esorcismo del 2020 in onda su Netflix, un modo per salutare l’anno tragico, terribile e schifoso che abbiamo vissuto guardandolo in rewind per 70 minuti. Non aspettatevi un capolavoro, è un lungo sketch comico, non adatto ai più sensibili, prescritto a chi apprezza l’ironia e la leggerezza, nonché il black humour.

Vi consiglio di non perdervi le scene nei titoli di coda. Penso che la frase più divertente e terrificante di tutte sia proprio lì e la dice Charlie Brooker, che interpreta l’operatore che lavora dietro la telecamera durante le interviste.

Qui sotto trovate il trailer. Netflix ha dichiarato che ‘Death to 2020’ sarà disponibile a livello globale il 31 dicembre, nel Regno Unito è già disponibile perché causa pandemia le maggiori difficoltà riguardano doppiaggio e sottotitoli, però se non volete aspettare potrebbe esserci un modo ed è del tutto lecito.

Se siete abbinati a Netflix dovete aprire l’app, nella schermata in cui appaiono i vari profili utent, andare nelle impostazioni e selezionare la lingua “inglese”. In questo semplice modo dovrebbe apparire ‘Death to 2020’ disponibile nel vostro catalogo. Non ho potuto provare in prima persona vivendo nel Regno Unito e avendo quindi già in catalogo il “film”, ma valeva la pena dirvi questo trucchetto che ho letto, fatemi sapere se ci riuscite.

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