5 giorni, 10 sfilate, 20 eventi. Inizia così il programma dell’Adelaide Fashion Festival che ho fra le mani a metà ottobre, prima di partire per il South Australia, alla scoperta dell’innovazione e del fascino di questa parte di mondo. Milano, Londra, Parigi e New York mi hanno sempre raccontato la moda con un linguaggio che ormai conosco, Adelaide ha promesso di mostrarmi un’altra faccia della moda, che ho scoperto essere democratica, pur senza rinunciare a fascino, eleganza e desiderabilità, e aperta a tutti. L’Adelaide Fashion Festival by Mercedes-Benz non ha disatteso le mie attese, mi ha anzi suggerito l’idea di una moda più tangibile, più portabile, raggiungibile ma non per questo meno ricca di innovazione, creatività e stile cosa, quest’ultima, che i designer australiani hanno dato prova d’avere (se qualcuno stesse attendendo conferma) durante i cinque giorni di questo festival della moda, che reinventa il concetto di Fashion Week e lo rende unico, tutto australiano.
C/MEO Collective, Keepsake the Label, Finders Keepers, The Fifth Label sono alcuni dei brand che vi suggerisco di scoprire, alcuni dei quali ho personalmente acquistato nella boutique BNKR nel cuore dell’affollata Rundle Mall di Adelaide, la via dello shopping che va assolutamente inserita fra le mete di un viaggio nella capitale del Sud Australia, con i suoi negozi di abbigliamento, stationery e design. Interessantissimi anche Acler, Elizabeth V e Good Studios.
Fra una sfilata e l’altra è stato il momento del South Oz Designer Market , un momento che celebra nella sua natura più pura la moda: lo shopping, con i migliori brand di domani acquistabili sul momento; quello di A Night Of Fashion at the Art Gallery , a cura dell’ Adelaide Fashion Festival e CLIQUE Mag, un sodalizio fra arte e moda che ha visto sfilare gli abiti della collezione Spring/Summer in un esempio di arte ed architettura che rappresenta al meglio Adealide ed il Sud Australia e “Parades on Norwood Parade” una sfilata aperta a tutti, in una delle destinazioni preferite per lo shopping.
Non sono mancati i momento di glam e magia, come la sfilata di Paolo Sebastian, forse il momento più atteso dell’intero festival, che ha visto sfilare anche la modella Coco Rocha. Un artista visionario, che con i suoi abiti ha trasformato in fate le modelle che hanno calcato la passerella, emozionando come una pièce teatrale inaspettata e tenendo tutti con gli occhi puntati sullo schermo del suo short film che racconta l’ultima collezione e la sua cornice, Parigi.
A proposito dell’AFF (Adelaide Fashion Festival), il suo direttore creativo Chris Kontos ha dichiarato “La passerella dell’AFF sta per essere travolta dai principali trend […] , unendo i progettisti locali insieme e stilisti di fama mondiale presenteremo sfilate mai vista prima ad Adelaide”. L’AFF è un evento nato nel 2008 e supportato dalle città di Norwood, Payneham e St Peters e che nel 2015 è sbocciato diventando un’occasione che concentra tutta l’attenzione sulla moda e sulla città di Adelaide.
Per la prima volta nella mia vita ho acquistato abiti di un designer che avevo appena visto sfilare ed ho toccato con mano capi di brand che rappresentano l’eccellenza del design australiano, ho vissuto un’esperienza diversa da quella che il fashion system europeo mi ha sempre proposto (e che ho raccontato live sui miei canali social e su Snapchat e Instagram Stories) ed ho riflettuto (dopo averlo potuto constatare di persona), quanto una Fashion Week meno accessibile a molti, come quella italiana, potrebbe prendere spunto, anche semplicemente in un’edizione parallela, dal Fashion Festival che la città di Adelaide propone. In alternativa, se siete amanti della moda, appassionati o curiosi, programmate una vacanza in Australia in concomitanza con la prossima Adelaide Fashion Week (sul sito ufficiale dell’evento trovate tutte le informazioni), nel mio prossimo articolo vi racconterò le bellezze mozzafiato di questa terra piena di innovazione, ma immersa nella natura, che mi ha regalato bellissime emozioni e ricordi.
[photo credits: Meaghan Coles]