È successo che un pomeriggio di Agosto Ryanair annunciasse una promozione con prezzi scontati per specifiche mete europee. Fra queste Budapest, io non c’ero mai stata, il mio ragazzo non c’era mai stato e con il trasferimento a Milano a Settembre sarebbe stato semplice partire: niente scali, niente attese.
Non avremmo avuto però tempo libero in settimana, quindi abbiamo optato per una follia: andare a Budapest per 24 ore, per cenare e risvegliarsi nella Parigi dell’est. Abbiamo prenotato i biglietti aerei pagando un buon prezzo e, a distanza di un mese, a ridosso della partenza (leggi “la sera prima”) abbiamo prenotato l’alloggio, trovando un’offerta. Non potevamo immaginare che avremmo vissuto 24 ore a ridere con degli sconosciuti, girando tutta la notte fra un locale e l’altro della città, scoprendo una capitale che ci ha sorpresi come non ci saremmo mai aspettati.
Su Booking.com usando il filtro “prezzo più basso” associato alla zona centralissima che avevamo selezionato, abbiamo trovato l’Eliza Apartment, un appartamento gestito da una famiglia ungherese. Elegante, spazioso, nella centralissima via Bajcsyzsilinszky, da cui è possibile raggiungere in soli 3 minuti a piedi la Basilica di Santo Stefano e ben servita dai mezzi (150 metri dalla stazione della metropolitana Deák Ferenc).
foto Eliza Eliza Apartment
Arrivati nell’appartamento abbiamo lasciato zaini e valigia con lo stretto indispensabile per 1 giorno e abbiamo attraversato la strada per raggiungere in pochi minuti una delle fermate del bus turistico Hop On Hop Off (QUI il sito ufficiale con info, percorsi e prezzi) che al costo di 18€ (per 24 ore) (o 22€ per 48 ore) vi porta in giro per tutta la città, mostrandovi i luoghi, monumenti e le attrazioni principali di Budapest, con guica in tantissime lingue italiano compreso, dandovi la possibilità di scendere dove preferite e risalire sul prossimo bus di passaggio. In aggiunta ai classici bus questo prevede anche un tour notturno (Night Tour) e uno sul Danubio (Blue Boat Line), tutto incluso nel prezzo del biglietto!
Non starò qui ad elencarvi tutte le bellezze di Budapest, la storia, l’architettura che potete leggere in migliaia di guide. Questa non è una guida classica, come quasi tutti i post della sezione City Guide su questo blog, in fondo, ma la condivisione di un’esperienza di viaggio con qualche dritta pratica per vivere la città, lasciandovi stupire, come è successo a me e magari ispirare (anche dalle foto che ho condiviso su Instagram – @sonia_grispo – con l’hashtag #trendcityguide).
La sera, dopo la visita della città sul bus e a piedi, abbiamo deciso di scoprire la vita notturna di Budapest. Avevamo sentito parlare di quanto fosse una città giovane, ma non ci saremmo mai aspettati quella moltitudine di locali uno accanto all’altro, tutti splendidi e che ti invogliano ad entrare, con il design particolarmente curato, le influenze newyorkesi e la musica tradizionale, in un mix di luci, insegne, menù incomprensibili e musica dal vivo. Passeggiando per la zona dei locali passi da un ruin pub (locali caotici, pieni di oggetti di recupero, dall’atmosfera accogliente e al tempo stesso un po’ macabra se si pensa alla fila di teddy bear malconci che ti guardano con occhi di vetro pendenti su una poltrona sfondata) a sale da tè aperte anche di notte, con pianista dal vivo fino al wine bar con dj set.
Ricordate di prelevare ad un bancomat per avere in tasca dei fiorini ungheresi
Abbiamo bevuto una cosa al ruin pub Szimpla Kert e cenato in un locale nelle vicinanze dove due ragazze sedute al nostro fianco, nel classico tavolo sociale, si sono proposte di mostrarci la Budapest notturna. Ci siamo ritrovati così con un’ungherese ed una norvegese trapiantata a Budapest, a girare per le vie della città illuminata solo dalle luci dei locali, ad entrare ed uscire da birrerie e vinerie, bevendo un vino tipo qui ed una birrà là, ascoltando musica dal vivo e conoscendo altre persone, oguno con una storia diversa da raccontare.
Siamo tornati in appartamento a tarda notte, con la voce dimezzata dai discorsi fatti ad un volume sufficientemente alto da sovastrare la musica di ogni locale e con il sorriso negli occhi, per quella serata inattesa. Il giorno dopo ci siamo svegliati a Budapest, abbiamo fatto colazione in una bakery nei paraggi dell’appartamento per provare qualcosa di tipico e camminato per quelle vie che avevamo visto di notte, godendoci Budapest di giorno, finché non è arrivata l’ora di prendere un taxi e andare in aeroporto per tornare a casa, con la consapevolezza che lanciarsi e fare una follia qualche volta è la scelta più sana che si possa fare. Andate a Budapest, che sia per 24 ore o una settimana. È bellissima.
[foto panoramica ponte delle catene di Budapest – vista Parlamento di Budapest – foto Palamento dal Danubio – foto ponte Budapest via Shutterstock]