Entrare in profumeria è un po’ sottoporsi ad un esame. Ci scrutano, ci osservano, poi si avvicinano a noi come a volerci svelare chi siamo, come se quella rapida analisi gli avesse rivelato la nostra più intima personalità. Come se non fossimo noi le prime a non conoscerci davvero. “Che tipo di donna sei?” ve l’hanno mai chiesto? Ci si ritrova a farfugliare qualcosa, spostare ossessivamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio in attesa di trovare l’ispirazione, una parola, una frase, che descriva chi siamo.
Milioni di sfaccettature, di sfumature e spigoli non smussati per una vita intera e loro ci chiedono di descriverci in una frase, di usare le parole. Che donne saremmo se fosse possibile collocarci in una categoria precisa, rientrare in una casella, quasi ci stessero chiedendo “Di che colore sono i tuoi occhi?”. E neanche a quello saprei rispondere, “cangianti” dico, se il mio interlocutore è intenzionato a non liberarmi dalla morsa della domanda.
Non le parole ma musica, sapori, profumi, quelli sì, possono dare risposta, descriverci, rivelarci senza giudizio, assecondando la nostra natura. Nessuna etichetta in cui rientrare, nessuna forma in cui inserirsi badando agli angoli; un twist olfattivo può essere il nostro migliore confidente, sarà per questo che nessuna donna uscirebbe di casa senza prima aver vaporizzato nei punti strategici il profumo preferito, per sentirsi sicura, completa, forte. È un rapporto di inebriante dipendenza quello fra una donna ed il suo profumo.
Se le note che lo compongono includono il caffè poi, la dipendenza è assicurata. Black Opium è la nuova eau de toilette di YSL, la prima fragranza coffee floral, ancora più femminile, ancora più glamour, sexy e rock. C’è la dolcezza del gelsomino, le note del riber nero, del muschio bianco; ha un flacone che scintilla e trasuda seduzione, non so dire che tipo di donna sono, ma so dire cosa rappresenta il nuovo Black Opium eau de toilette: a new olfactory declaration. Provatene una dose e poi ditemi se non avevo ragione.