Fare la valigia conoscendo la meta ma non quello che ti aspetta fa presagire già il gusto dell’avventura. Quando Piz Buin mi ha chiesto di volare in Sudafrica per un viaggio speciale e per vivere i luoghi protagonisti della nuova campagna del brand, ho preso l’aereo da Roma per Cape Town con un bagaglio pieno di costumi, sandali, qualcosa di sportivo e la totale inconsapevolezza di ciò che il Sudafrica mi avrebbe riservato.
Cape Town la conoscerete forse con il nome di Città del Capo, capitale del Sudafrica con i suoi 2.893.251 abitanti ed una lista di bellezze naturali , case color pastello, paesaggi e luoghi che vale la pena annotare sul diario di viaggio, per assicurarsi di non perdersene nessuna. È una città che ti sorprende con una semplicità disarmante e ti offre la possibilità di vivere esperienze a cui forse non avresti mai pensato, di sfidare i tuoi limiti, di metterti alla prova, di scoprire di cosa sei capace. O almeno per me è stato questo, Cape Town, la città della scoperta, di un’avventura che è partita spalmandomi crema solare su una spiaggia mozzafiato circondata da Pinguini ed è terminata con un salto nel vuoto (letteralmente).
Il viaggio inizia dal luogo in cui ti svegli la mattina, dalla stanza in cui apri gli occhi per iniziare la tua giornata in una città nuova, in equilibrio sull’equatore; nel mio caso è stata l‘Hamilton House, un’enorme villa su tre livelli con luminose vetrate che si affacciano sull’Oceano Atlantico, da un lato, e vista sul Lion’s Head, dall’altro. È qui che ho trovato il necessario per affrontare il mio primo giorno di sole in questa meravigliosa città: la prima scelta è stata Piz Buin Instant Glow, che ha nascosto il biancore della mia pelle alla prima esposizione al sole, ricoprendola di una luce dorata e brillante e migliorandone l’aspetto (alzi la mano chi non ama mettersi in costume senza un filo di abbronzatura), l’ho trovato perfetto e confortante come alleato per la prova bikini. Poche ore dopo, il team internazionale di Piz Buin ha incontrato me e gli altri blogger (provenienti da Spagna, Germania e Grecia) per svelarci il programma “dinamico” che ci attendeva.
Parapendio da Signal Hill:
La prima tappa è stata Signal Hill una collina dalla sommità piatta che, secondo quanto avevo trovato su Google, è famosa per il Noon Gun uno storico cannone utilizzato per la misurazione del tempo. Ero convinta che si trattasse di questo, di andare a vedere il cannone che segna il mezzogiorno, non chiedetemi come, invece, in pochi minuti mi sono trovata imbracata, con elmetto, attrezzatura varia e la voce dell’istruttore di parapendio che mi urlava energico “corri!!!”. E l’ho fatto, ho corso, veloce, finché non ho sentito la terra marcarmi sotto i piedi, fino a pedalare nell’aria, con l’oceano di fronte, il cielo più vicino che mai e solo aria e km di distanza dal terreno. Ho sorvolato Cape Town, non mi sono tirata indietro quando l’istruttore mi ha chiesto se poteva fare qualche virata spericolata ed ho sorriso alle nuvole e al sole, sentendomi un po’ Icaro.
(Se volete fare questa favolosa esperienza – e ve lo consiglio vivamente – sul sito di Cape Town Tandem Paragliding trovate tutte le info. Potete anche chiedere la memory card con foto e video ricordo della GoPro che vi danno in dotazione).
Un’esperienza letteralmente mozzafiato come primo approccio, non credete? Se Piz Buin voleva mettere alla prova il mio coraggio c’è riuscito ed io penso d’aver superato decisamente la prova.
City Exploring: Woodstock, Bo-Kaap e quell’aria americana che non t’aspetti
Dopo un salto nel vuoto, una passeggiata a piedi per la città è d’obbligo e allora con le gambe nude e 24 piacevolissimi gradi, ho camminato fra Bree Street e Long Street, fra juice bar e negozi hipster, in una Cape Town che mi ha stupita per la sua modernità e le evidenti influenze inglesi e americane, tanto che quando sono arrivata al Woodstock Design District, mi sono sentita – e non solo per un attimo – trasportata a metà fra New York e Londra, in un angolo di Sudafrica in cui puoi respirare l’aria di Williamsburg e Brick Lane, fra arte e design.
Da annotare: The Woodstock Exchange, un luogo in cui bere, mangiare, fare shopping, lavorare in un’atmosfera stimolante, giovane e creativa. QUI trovate il sito ufficiale per dare un’occhiata. Bo-Kaap, un quartiere di Cape Town che non potete assolutamente perdervi, nascosto nel cuore del City Bowl, che vi acceca con le sue case dai colori sgargianti che vanno dai toni pastello a quelli fluo e vibranti, alternati ma moschee e coffee shop. Sì perché Bo-Kaap è il quartiere malese di Città del Capo, la cui popolazione è un mix di artisti, musulmani e yuppie.
Lion’s Head: hiking, walking e mobile yoga
Dopo un giro in città il programma ci svela un’altra tappa adrenalinica, questa volta ci chiedono se vogliamo raggungere la cima del Lion’s Head, una montagna che spicca fra Table Mountain and Signal Hill e prevede una lunga camminata e persino qualche accenno di climbing se scegli il percorso meno facile e decidi di arrampicarti. Potevo rifiutarmi? Niente affatto e così per oltre un’ora ho camminato, scalato, mi sono aggrappata e arrampicata fino a tagliare le nuvole cariche di acqua, attraversarle ed uscirne come se avessi fatto la doccia vestita, con i capelli zuppi ma l’eyeliner perfetto (mai sottovalutare il potere del waterproof) e fortuna che il prodotto Piz Buin che ho scelto è resistente a sudore e acqua. Arrivata in cima, la nostra guida, una giovane istruttrice di yoga, ha coinvolto i più temerari in una lezione di yoga sulla cima della montagna, con il vento che rendeva difficile la posizione dell’albero, figuriamoci quella dell’aquila, ma mi ha regalato uno dei ricordi più suggestivi di questo viaggio e la consapevolezza che i limiti sono davvero solo nella nostra testa.
Da annotare: Se volete vivere un’esperienza di mobile yoga rivolgetevi a Theom Revolution, il loro motto è “We Bring Yoga To You, whenever, wherever and however you wish”.
Qusta è una parte del mio viaggio a Cape town e solo un’introduzione a Cape Town e alle bellezze che questa splendida città del Sudafrica può riservare. Nel prossimo articolo vi racconterò il momento più bello, quello più emozionante e l’ennesima sfida a cui mi sono sottoposta insieme al team di Piz Buin in questo viaggio che profuma di creme solari ed ha il sapore dell’acqua dell’oceano.
Potete rivedere alcune tappe del viaggio sulla Pagina Facebook ed il Profilo Instagram del brand.