Per 9 giorni ho vissuto le strette vie di Lisbona, i vicoli sorprendenti e le viste mozzafiato, fotografando e annotando quello che stavo vedendo, per ricordarlo un giorno semplicemente facendo un salto sull’hashtag dei miei viaggi (cercate su instagram #TrendCityGuide) e perché io stessa adoro fare un giro sui social prima di partire per una nuova città. Sotto quelle foto, avete chiesto se avrei scritto qualcosa al mio ritorno ed eccomi qui, cercherò di essere sintetica e di darvi informazioni utili olte che cercare di comunicarvi le mie emozioni. (Qui trovate il primo articolo che ho scritto su questa città).
Il centro di Lisbona ed i quartieri da visitare subito
Disfatti i bagagli (o abbandonata la valigia sul pavimento prima di correre fra le strade per non perdere un momento), il primo giorno è quello da dedicare al quartiere della Baixa, il centro della città, un grande esempio di rinascista e architettura neoclassica. Questo quartiere deve il suo aspetto al primo ministro Marchese di Pombal, che dopo il famoso terremoto che distrusse gran parte della città lo fece ricostruire, riservando importanti zone ai soli pedoni, per concedere ai cittadini (e poi ai turisti) di vivere appieno la città. Nella Baixa trovate negozi, bar, ristoranti e luoghi turistici come la Praca do Comercio, la Praca do Rossio e l’Elevador de Santa Justa (si tratta di un bellissimo ascensore che dalla Baixa arriva su rua do Carmo, come mezzo è costoso, intorno ai 6 euro per 30 secondi di viaggio e molti preferiscono camminare, anche per evitare della lunga fila davanti all’ascensore).
Proprio ai lati della Baixa sorgono due importanti colline su cui si estemdono il quartiere Alfama, con la sua pendenza che raggiunge il 14% (praticamente rischiate di scivolare scendendo) e il Bairro Alto il preferito per la vita notturna, con le sue strade colme di gente, di voci portoghesi e di tutti i paesi del mondo. Camminate senza fretta fra le vie di questi quartieri, resistete (ma non troppo) ad acquistare i colorati souvenir che sono fra i più irresistibili che abbia mai trovato in una città, saranno i colori degli azulejos e le ceramiche artigianali. La stanchezza si farà sentire fra i tanti gradini e le strade ripide, ma vale la pena di perdersi fra le queste che qualcuno ha trasformato in musei all’aperto, non parlo di insano vandalismo, ma di graffiti che danno valore ai muri che riempiono, che raccontano anche le tradizioni del luogo, come quelli dedicati al fado.
A propisito del fado: si tratta di genere di musica popolare tipica portoghese, emozionante, toccante, che pizzica le corde del cuore. Che siate appassionati di musica o semplici fruitori non importa, non potete non abbandonarvi all’ascolto di questa musica e delle voci femminili che la interpretano. Le occasioni e i luoghi per ascoltarlo sono tanti, ecco il mio locale preferito.
Dove ascoltare il fado a Lisbona?
Al Bartô (Costa do Castelo, n.º 1/7)
il locale migliorare in cui ascoltare il fado per me è il Barto. Si trova dentro il Chapitô, la scuola di Circo con una bellissima vista sul fiume Tejo, dentro cui sitrovano anche un ristorante, un polo culturale, un negozietto… Qui ogni martedì sera organizzano le Notti di Tertulia onde o Fado acontece, non vi aspettate la formalità di un concerto normale, entrate, scegliete un tavolo e ordinate qualcosa da bere (provate il té caldo con il brandy, io l’ho adorato), pagate solo la consumazione.
[foto panorama Lisbona, foto graffiti fado, foto tram 28, foto piazza Lisbona, foto elevador de Santa Justa via Shutterstock]