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Bionda sì, svampita no. Lo stereotipo che non piace neanche alle more

blonde_power_biondezza_bionditudine

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Ci hanno insegnato a utilizzare il termine bionda per indicare una donna frivola e con la testa per aria, superficiale e di scarsa intelligenza e ci hanno voluto far credere che Marilyn fosse una svampita dall’invaghimento facile. In realtà si tratta soltanto di infondate credenze annidate nell’immaginario maschile e poi trasmesse all’universo femminile, insomma, un falso mito perpetrato nel tempo e enfatizzato da cinema, letteratura e mondo dello spettacolo (e certo Flavia Vento non ha aiutato a sfatarlo).

Uno stereotipo che ancora oggi mette in difficoltà non poche donne, sminuite per via di quel colore di capelli che pare abbia fatto la sua comparsa ben undicimila anni fa, durante l’ultima era glaciale, come conseguenza di una mutazione genetica e che chissà come, chissà perché, si è tramutata in un punto debole, inversamente proporzionale all’intelligenza di una donna. Basti citare come esempio il film La rivolta delle bionde, in cui la protagonista è una bionda stereotipata che fatica per dimostrare al fidanzato, ai docenti e agli amici le proprie doti intellettuali. Come se fosse statisticamente provato che le more non prendono 4 nel compito di matematica a scuola o non fanno il conto del resto con le dita (non che io io lo faccia eh, ora uso la calcolatrice dell’iPhone)

Eppure bisognerebbe fare un viaggio nell’arte, nella letteratura e nel cinema per pensare a quante donne bionde ne sono state protagoniste: sono bionde la Beatrice di Dante, la Venere di Botticelli, l’affascinante Brigitte Bardot, la principessa Diana, Madonna e Tippi Hedren, personaggio principale del film Uccelli di Hitchcock (che era solito scegliere donne bionde per i suoi film, convinto fossero le più adatte per ruoli inquietanti). Certo però che lo stereotipo non aiuta e anche le donne più sicure a volte decidono, per esempio, di tingersi i capelli e diventare brune per apparire più credibili e professionali, come se un caschetto scuro potesse assicurare serietà ed impegno.

Nonostante i miti il numero di shatush biondi richiesti negli ultimi 3 anni è in costante crescita e se anche le scelte dal parrucchiere vanno per un’altra strada, le donne sanno che non bisogna mai sottovalutare il blonde power, quell’innata capacità di risultare femminili e sensuali ma al tempo stesso forti e sicure di sé, per affrontare la vita con la giusta dose di ironia e leggerezza; poco importa se lo siete solo dentro e non anche fuori; che siate rosse o more, non dimenticate mai di aggiungere una giusta dose di biondo alla vostra personalità. E se avete voglia di ironizzare sulla vostra bionditudine fatelo, chi vi conosce saprà bene che sotto quelle ciocche di shatus o tinta c’è di più. In fondo, si sa, “gli uomini preferiscono le bionde”.

Blonde Girl image via Shutterstock

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