Che sia il 2009 (momento storico in cui il mondo Blog ha effettivamente subito un cambiamento, evolvendosi da semplice diario personale) o un momento storico più avanti nel tempo, la domanda non è mai banale. Vuoi perché non tutti lavorano sul web ed hanno capito il ruolo di questa figura, vuoi perché molte volte il termine viene utilizzato impropriamente, vuoi per i spesso denigratori articoli in cui si parla della figura del blogger, dal tono che, piuttosto che fare chiarezza, scredita la figura dei blogger, c’è ancora un po’ di confusione.
Quella del blogger è una figura professionale moderna che genera confusione, conosciuta e compresa – sebbene non del tutto – da chi vive il web con frequenza e chi segue i blog e i social network, meno nota però o quasi sconosciuta a chi internet lo frequenta da semplice utente. Qui sotto trovate le mie risposte ad alcune delle domande più frequenti sul mondo dei blogger, risposte che naturalmente si riferiscono a chi svolge questo lavoro in modo competente e professionale su blog di contenuti, escludendo quanti possiedono un blog personale in cui scrivono il proprio diario (ammesso che ne esistano ancora dopo la chiusura di Splinder e l’avvento dell’insalata bionda) e chi possiede un blog principalmente basato sulla condivisione di outfit* (approfondirò questo argomento più avanti).
FAQ – ovvero Frequently Asked Questions ai blogger e sui blogger:
Cosa fa un blogger? Dipende a chi lo chiedete. Questo non è un lavoro dalla descrizione semplice, non c’è un unico modo di svolgerlo, in maniera generica rispondo che il blogger è una persona che scrive contenuti su un blog, dove per contenuti intendo articoli, notizie, che si aggiungono a quell’infinita enciclopedia che è internet e che rispondono alle domande e alle curiosità di chi cerca su google. Quasi sempre chi ha un blog ha anche dei canali social e utilizza anche quelli per completare il suo story-telling on-line.
Il lavoro dei blogger è stare sui social o scattarsi foto? No, ma sarebbe divertente, vero? Partendo sempre dal presupposto che ogni blogger svolge il proprio lavoro il modo diverso, i profili social e le foto, fanno parte del racconto di una persona che lavora su internet e quindi del suo lavoro. I blogger pubblicano foto e contenuti su Facebook, Instagram e Twitter per rilanciare i propri post sul blog o per partecipare a campagne in collaborazione con aziende e brand, anche esclusivamente sui social.
Si può fare solo il blogger nella vita? C’è chi si dedica unicamente all’attività on-line (di cui il blogging rappresenta solo una fetta) e chi invece la affianca ad un altro lavoro off-line e più tradizionale. Quello del blogger è un lavoro entusiasmante, originale, creativo e diverte, ma nonostante questo è un lavoro, sì.
I blogger fanno le famose “marchette” scrivendo di un prodotto ricevuto o pubblicando un articolo a pagamento
Questa non è una domanda, ma un’affermazione molto frequente. Accettare un compenso per scrivere un articolo non equivale a vendere le proprie parole e la proprio opinione. Naturalmente in tutti i settori, quello del blogger compreso, ci sono le eccezioni ed un buon compenso fa gola a tanti, ma è seguendo un blogger che si capisce la sua onestà e affidabilità. Perché fare di tutta l’erba un fascio? Purtroppo non c’è un test per scoprire chi è onesto, ma si impara a riconoscere gli impostori. Il termine “marchette” svilisce e offende chi lavora con onestà. Da lettore/utente capisco che ci si possa sentire pesi in giro, ma a differenza di un articolo su un giornale, con i blog avete un contatto diretto con chi scrive, quindi se avete dubbi o perplessità potete relazionarvi con chi mette nome, cognome ed il proprio volto a corredo di una review o di un articolo su un prodotto.
I blogger sono giornalisti? Non tutti, alcuni collaborando con testate on-line o riviste, hanno deciso di presentare domanda per il famoso tesserino da pubblicista. Ci sono anche giornalisti che, stanchi della staticità della carta stampata, della comunicazione tradizionale, sono passati al web per rimanerci. Non tutti i blogger hanno però deciso di diventare anche giornalisti, non ne hanno sentito l’esigenza e continuano a scrivere sul web come tutti. Non è necessario essere giornalisti per scrivere e non è rilevante per lavorare in questo ambiente. Se invece volete lavorare per una rivista, potrebbe essere diverso.
Perché quello del blogger viene definito un lavoro?
Perché viene è lavoro, secondo il dizionario: l’attività produttiva, dal punto di vista economico, giuridico, sindacale (l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul l.), intesa anche come fonte di reddito individuale o comunitario. Chi attraverso la propria attività genera guadagni e paga le tasse su questim sta svolgendo un lavoro. Che sia part-time o full time, che sia una professione tradizionale come il meccanico o l’avvocato oppure nuova come il blogger (e – aggiornamento Luglio 207 – l’influencer). Il mondo cambia e cambiano i mestieri!
Blogger: Come è diventato un lavoro? Immaginate che qualcuno un giorno vi dicesse che, siccome fate ogni giorno un determinato percorso in bici per andare all’università o al lavoro e a lui interessa far pubblicità proprio in quel tragitto lì, vuole pagarvi per brandizzare la vostra bici con il nome della propria azienda, così voi potete continuare a fare quel percorso che fate comunque normalmente, ma guadagnandoci, non accettereste? È iniziata così. I blogger prima scrivevano per diletto, poi i loro contenuti sono stati utili e interessanti per i lettori, sono diventati fonte di ispirazione per acquisti, stile di vita, viaggi e scelte varie e le aziende hanno deciso che la loro attività on-line aveva un valore, così hanno iniziato a collaborare anche con i blogger.