“Il Diario di Bridget Jones” ed il suo sequel hanno venduto oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo, per non parlare del successo cinematografico della protagonista del romanzo che ha mostrato che non solo le principesse trovano il principe azzurro. Peccato però che l’autrice del bestseller abbia deciso, a distanza di 18 anni dal primo libro, di spezzare il cuore delle sue lettrici, rompendo l’incantesimo della storia a lieto fine nel terzo romanzo della saga dal titolo “Mad about the boy”, togliendo la speranza a quante, identificandosi in Bridget, avevano visot uno spiraglio di luce.
Qui Helen Fielding racconta la nuova Bridget, che oggi ha 50 anni, ha due figli ed è rimasta vedova. Sì Mark Darcy è morto e come se questo non bastasse, a rovinare la storia romantica in puro stile anni Novanta è arrivata l’influenza del 2013, che ha convinto l’autrice a trasformare la timida ed imbranata Bridget in una donna cougar (o milf, dipende dai punti di vista), ovvero una signora che si innamora di un ragazzo molto più giovane, dell’età dei suoi figli. Devo aggiungere che i fan, me compresa, non hanno affatto gradito come Bidget si sia ridotta oggi?