Mi piace il mio lavoro, informarmi, fare ricerca, scrivere post sul blog o articoli per le aziende con cui collaboro, scoprire nuovi prodotti e raccontarli ai lettori, ma se c’è una cosa che mi entusiasma particolarmente, è lavorare a progetti editoriali che oltrepassano i confini del web, come il nuovo progetto di Hawaiian Tropic, del quale non posso dirvi ancora molto, ma vi anticipo che ci sarà da leggerne di belle, questa volta infatti la mia penna si veste di un tono un po’ ironico, mi sono confrontata con uno stile di scrittura diverso dal solito, che spero vi piaccia.
In attesa di potervi mostrare i risultati di questo progetto che mi vede coinvolta al fianco di altre autrici, Hawaiian Tropic ha deciso di farci vivere l’esperienza della spiaggia in una delle località marittime e vacanziere per antonomasia: Rimini. Ospiti dell’Hotel DuoMo nel centro storico della città, una struttura futuristica e ad alto tasso di design, grazie alla creaitivà dell’architetto Ron Arad: gli arredi sono minimal e ultra moderni, il letto con affaccio diretto sul bagno – che potete oscurare – la doccia senza box con un concetto atipico tanto quanto accattivante, un armadio in vetro trasparente (non comodo per lunghi soggiorni ma sicuramente utile per scegliere ciò che si vuole indossare) ed un ristorante con buon cibo ed una colazione ricca di dolci.
Dopo aver disfatto la valigia, fatto una veloce doccia ed indossato bikini (il mio è una combo di Oysho), infradito e prendisole -a rmata di solari Hawaiian Tropic – ci siamo dirette in spiaggia a bordo di un furgoncino Volkswagen vintage, ha vere hippy girl. La scelta della spiaggia è ricaduta sul Bagno 26, dove ci siamo rilassate in riva al mare, sotto un cielo azzurro con nuvole che sembravano montate a neve ed i piedi nella sabbia bollente.
Un breve ma divertente gioco ci ha spinte a fotografare e paparazzare i tipi da spiaggia più strambi per concorrere all’assegnazione di un premio che in realtà ha coccolato anche le seconde classificate; ad attendermi in camera il giorno dopo, infatti, ho trovato un’esperta della manicure che si è presa cura delle mie unghi e delle mie mani. Il giorno dopo dopo un’abbondante colazione, ci siamo riservate del tempo per lo shopping a Rimini, prima di ripartire con la valigia piena, non parlo di quella in cui ho stipato costumi e accessori, ma di quella fatta di esperienze e ricordi, che questo lavoro non smette di donarmi.