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Donne che amano…il nuovo, la moda creativa lontana dall’apatia della ciclicità


Mumble Mumble, si dice che la moda sia ciclica, tant’è che le nostre madri non smettono di ripeterci che anche loro indossavano occhiali rayban, jeans a zampa e giacche con spalline imbottite, rivivendo nostalgicamente attraverso i nostri abiti i decenni più frizzanti della loro vita. Ma quand’è che mancanza di creatività e ciclicità si confondono con il risultato di una monotona ripetizione? per novità s’intende ormai stravaganza ed eccesso perché è tutto già visto, è forse stato tutto già inventato? o sono i nostri stilisti, annoiati e impauriti, a preferire la certezza di qualcosa che c’è già stato e che ha già avuto successo, piuttosto che sperimentare qualcosa di nuovo?

Un tempo qualcuno ha inventato i jeans svasati, qualcun altro la vita alta, c’è chi ha pensato agli occhiali da sole rotondi e chi a quelli da vista oggi ribattezzati da nerd; qualcuno ha avuto l’intuizione di imbottire le spalline delle giacche, altri di creare il cavallo basso dei jeans, c’è chi si è lasciato ispirare dalla giungla ed ha colorato con stampe animalier abiti e chi ha preferito lo stile da pirata. Si tratta di elementi che hanno determinato l’iconografia di un marchio, l’anima di un brand e l’essenza di una griffe ma che oggi ritroviamo, in altre salse, forme e colori, in decine di repliche mai uguali ma forzatamente diverse, una rivisitazione della stessa storia che sembra ormai annoiare oltremodo e ricondurci all’interrogativo iniziale: è stato già tutto inventato? come in musica abbiamo solo sette note e ad un certo punto sarà difficile inventare nuove melodie perché le avremo già provate tutte? quante note ha la moda?

[illustration by Anand Duncan]

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