Tre aerei, quattro ore di viaggio, tre giorni e due notti di soggiorno nel capoluogo toscano. Una sfilata, due pranzi e due cene con aperitivi annessi e infiniti giri per musei e luoghi d’arte di Firenze. I numeri sono più o meno questi, ma le cose che si possono fare in meno di 60 ore innumerevoli, dovendo riassumere questi tre giorni dedicati a Patrizia Pepe posso dire che:
Lunedì mattina ho visto sorgere il sole su un aereo diretto a Roma, da lì ho preso un volo per Firenze arrivando così in città in tarda mattinata, accompagnata da un’autista che mi attendeva in aeroporto. Ho preso possesso della stanza nell’elegante Hotel Continentale della catena Lungarno e di propeità di Salvatore Ferragamo, immerso in un’atmosfera anni Cinquanta e che si affaccia sull’Arno e il suggestivo Ponte Vecchio (in camera c’era un pacco regalo ad aspettarmi, firmato Patrizia Pepe e non solo); sono poi stata invitata a pranzare nel bellissimo Fusion Restaurant all’interno dell’adiacente Hotel Gallery dove ho pranzato splendidamente grazie ad un menù che, partendo dalla cucina orientale, arriva a quella occidentale facendo tappa anche in Sicilia, facendomi sentire come a casa, il tutto accanto a editor polacchi, russi e tedeschi di prestigiose testate internazionali come Marie Claire, Elle, Cosmopolitan, Grazia e Glamour, che dire mi sentivo onorata ma anche inibitissima in mezzo personaggi di spicco della stampa di settore.
Dopo essermi riposata e rigenerata con una doccia mi sono preparata per il cocktail e la sfilata utunno/inverno 2011 di Patrizia Pepe, di cui ahimè per comprensibili direttive aziendali non si potrà parlare sul blog fino alla primavera e non potrò quindi neanche mostrare alcuna foto e video, a differenza dell’alta moda in questi casi è richiesto l’assoluto ‘silenzio stampa’. Posti in prima fila, accanto a blogger e giornalisti, da cui ho potuto ammirare, è proprio il caso di dirlo, una collezione che mixa giungla urbana, mood tribale e stile rock, accompagnata da un dj set impeccabile che ci ha accompagnati anche nella parte successiva della serata. Cena presso lo storico Teatro Politeama di Prato dove siamo stati accompagnati per una cena elegante e squisita, in un’atmosfera resa suggestiva dalla location e i candelabri d’argento. Dopo la cena si è aperto il sipario e le danze… da qui i ricordi si fanno sfocati fra musica, drink e stanchezza accumulata causa sveglia alle prime luci dell’alba.
La mattina successiva dopo la colazione ci siamo ritrovati nella hall dell’Hotel da cui ci siamo incamminati per un tour in giro per Firenze, location perfetta per la moda visto il suo forte e innegabile legame con l’arte; musei, punti d’interesse, centro storico e persino una visita al museo del Costume fra gli abiti storici di Emilio Pucci e la tradizione della moda italiana, dopo un break in Piazza della Repubblica per bere del tè e mangiare tramezzini, biscotti e croissant. Grazie alla guida che ci ha accompagnati per tutto il percorso ho scoperto che Milano ha in realtà rubato il posto di capitale della moda a Firenze, città che per prima ha ospitato una sfilata di moda, nei lontani anni Cinquanta, ma oggi conserva la sua autorità nel settore tessile italiano. Dopo la parte artistica è giunta quella culinaria con il pranzo organizzato in una tipica trattoria di Firenze dove ho mangiato una pasta con sugo alla fiorentina davvero sublime, assaggiato i famosi fegatini e chiacchierato a lungo con Catarina, fashion editor dell’edizione tedesca di Grazia, divenuta una piacevole compagnia per tutti e tre i giorni.
Dopo qualche giro per negozi, fra cui lo store Patrizia Pepe in cui ho potuto guardare l’intera collezione primavera-estate, gli accessori e i gioielli, provando anche alcuni capi che sono entrati nella mia wish list, ho fatto ritorno in albergo insieme agli altri per una pausa dopo il lungo tour per la città. In serata ci siamo ritrovati per l’aperitivo e qui ho finalmente potuto conoscere personalmente Patrizia e Claudio ideatori e fondatori di Patrizia Pepe accanto ai quali ho poi avuto il piacere di sedere a cena chiacchierando, scherzando e parlando del mio lavoro. La mattina seguente, dopo una lunga dormita ed una colazione rigenerante, sono stata accompagnata in aeroporto e adesso eccomi qui, di nuovo a casa. Il riassunto è stato più breve possibile, le foto scattate sono oltre 400 e non conto di annoiarvi con tutte, penso però di distribuirle in più post in cui parlare in particolare di alcune cose che hanno reso davvero unici questi giorni a Firenze. Un grande ringraziamento va allo staff Patrizia Pepe, ai suoi creatori e a tutti colori i quali hanno reso questi giorni interessanti e anche divertenti. Non poter parlare della sfilata è davvero un peccato, la collezione estiva mi era piaciuta ma quella del prossimo inverno credo non abbia eguali e meriterebbe davvero di sfilare insieme al prêt-à-porter delle grandi griffe.