Da bambina mangiavo la pasta alla norma scartando le melanzane, oggi adoro il sapore inconfondibile che danno. Da piccola non amavo i gusti particolari e sono stata sempre molto semplice in fatto di palato, oggi il piccante non deve mancare sulla mia tavola almeno una volta alla settimana; prima sperimentavo poco e niente, oggi mi piace chiudere gli occhi e lasciarmi sorprendere. Sono cambiamenti che non riguardano solo il palato: concedersi la possibilità di rinnovarsi, di cambiare, di lasciarsi stupire e stupire se stessi, non è un discorso puramente culinario ma riguarda l’animo umano. Non concedersi il lusso del cambiamento, restare fermi nelle proprie convinzioni, non dare la possibilità al mondo di farsi scoprire, è qualcosa che lede non solo le papille gustative ma lo spirito.
Ieri il mio fidanzato mi ha proposto un pranzo al ristorante giapponese e non ho resistito alla voglia di novità. Avevo già provato il sushi e lo consideravo un’alternativa ad un happy hour classico, poi a Londra mi sono ricreduta sugli hoso maki ed ho scoperto che il sushi vegetariano ha il suo fascino, ma non sapevo che c’era ancora tutto un mondo ancora da scoprire fra yakisoba, tempura e donburi. Così oggi c’è un altro ristorante nella mia lista dei preferiti, se vi interessa si tratta di Moroboshi sushi fusion.