Un numero da collezionare e da criticare quello del Los Angeles Times che vede in prima pagina la sorridente faccia del Cappellaio matto interpretato da Johnny Depp in “Alice in Wonderland”. C’è chi parla di crisi finanziaria, talmente diffusa da aver piegato anche una delle testate storiche più celebri ad accettare di anteporre gli incassi della pubblicità all’informaizone e chi pensa ad una semplice strategia di marketing, o magari tutte e due. Resta il fatto che non l’avranno presa bene i lettori, né tanto meno le notizie, sbattute in seconda pagina o giù di lì.
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