A Natale ho scartato un regalo diverso dal solito, era un mio ritratto in cui sorrido ed un biglietto allegato: “Voglio vederti sorridere sempre. Quest’anno hai detto che non desiderati nient’altro che ‘tempo’ e tempo ti regalo: tempo insieme, dove vuoi tu” così ci siamo ritrovati ad organizzare un viaggio scegliendo Bruxelles come meta, aggiungendo Bruges di cui tanti mi avevano parlato e Amsterdam, che avevamo già visto ma che volevamo rivedere in versione invernale, dopo l’agosto di qualche anno fa. Su Instagram ho postato alcune foto delle nostre tappe e anche questa volta rispondo alle domande e curiosità in questa mini guida per trascorrere 5 giorni fra Bruxelles, Bruges e Amsterdam.
A Bruxelles siamo arrivati in mattinata, con un volo preso svegliandoci all’alba, che ci ha dato la possibilità di visitare la città da subito. Prima di iniziare il nostro giro fra le vie di Bruxelles però siamo passati dal nostro appartamento. Sweet Inn è una catena di appartamenti vacanze attualmente presente a Bruxelles, Parigi, Lisbona, Roma, Gerusalemme e Tel Aviv, gli appartamenti sono tutti super curati e dal design curato (tanto che verrebbe voglia di trasferirsi definitivamente in uno di questi).
Dall’aeroporto abbiamo preso un pullman che porta fino alla stazione principale della città (17€ un biglietto solo andata) e da lì un autobus (2,50€ un biglietto) che ferma esattamente davanti all’appartamento, in un bellissimo palazzo moderno. Questo è il link di quello in cui abbiamo alloggiato.
Ad attenderci c’era Marie, gentile, disponibile, dopo averci mostrato l’appartamento e tutti i comfort (lavatrice, asciugatrice, ferro da stiro…)su una mappa ha tracciato per noi i luoghi più interessanti da vedere, tutti raggiungibili perlopiù a piedi viste le brevi distanze. Se vi piace camminare questo è sicuramente il modo migliore per non perdere neanche una delle bellezze di questa città, che oltre ai suoi principali luoghi di interesse, offre ad ogni scorcio qualcosa da guardare, grazie ai graffiti che animano ogni via di Bruxelles.
Cosa vedere a Bruxelles?
La Grand Place di Bruxelles – considerata una delle piazze più belle del mondo, da vedere sia di giorno con la luce che riflette l’oro dei palazzi, sia si sera, illuminata dalle luci soffuse che la rendono nostalgica e romantica;
L’Ilot Sacrè di Bruxelles – quartiere affollato e caotico, cuore pulsante della città;
Il Mannequin Pis – la statua in bronzo di un bambino che fa pipì (secondo la leggenda fu così che un bambino spense una bomba salvando la città durante la guerra), potete trovarla all’incrocio fra Rue de l’Étuve/Stoofstraat e Rue du Chêne/Eikstraat, è molto piccola, non aspettatevi un grande statua.
E poi il Museo del fumetto belga, Il Palazzo Reale, Il Museo di Magritte, l’Atomium (simbolo della ricerca scientifica e capolavoro d’architettura, purtroppo per raggiungerlo serve però spostarsi parecchio dal centro della città), il Begijnhof di Bruxelles, ovvero il quartiere che agli inizi del 900 nacque per accogliere donne sole o vedove.
Cosa mangiare a Bruxelles?
Bruxelles è la città del cioccolato, non c’è via, angolo, scorcio di questa città che non sia avvolto dal profumo di cioccolato e gaufre (waffels) o in cui un negozio non vi proponga creme di cioccolato, cioccolata calda a porta via, praline, cioccolatini e qualsiasi cosa riusciate ad immaginare che possa essere fatta di cioccolato. Le patatine fritte sono un altro must di questa città, anche perché il Belgio se ne contende con la Francia la paternità, così in ogni via c’è un chiosco di patatine fritte che per pochi euro propone cartocci di patatine con salse a scelta (sì ormai sono arrivati anche in Italia, ma vorrete non assaggiare delle patatine Made in Belgio?). A proposito di patatine fritte, vi interesserà forse provare il piatto più celebre di questa città: Moules-Frites ovvero cozze e patatine fritte, un connubio che fa storcere il naso ma a quanto pare funziona vista la moltitudine di ristoranti che lo propone. Ultima, ma non per importanza, la birra. La birra bianca (bière blanche) è la più famosa in Belgio, ma qui ne trovate moltissime, d’ogni genere e tutte da assaggiare.
Bruges
Bruxelles in 48 ore può mostrare il meglio di sè, quindi se durante il vostro viaggio avete una giornata libera, prendete il treno e fate tappa a Bruges, una città incantevole e fiabesca, che non prevede grandi attività – sebbene vanti anche lei i suoi must da visitare – ma suggerisco di assolutamente per assaporarne la magia, la serenità e l’atmosfera, difficile da descrivere. I suoi ritmi lenti, il suo paesaggio che sembra disegnato con gli acquerelli, il silenzio delle sue vie lontano dal caos delle grandi capitali. Per arrivare a Bruges da Bruxelles basta prendere un treno (28€ andata e ritorno, ma se siete under 27 risparmiate parecchio) e una volta arrivati bastano poche centinaia di metri per raggiungere la via principale della città e da lì i più importanti punti di interesse.
Cosa vedere a Bruges?
Il Markt, la piazza in cui si svolgeva il mercato medievale; Il Begijnhof, qui vige la regola del silenzio e un cartello chiede la cortesia di non scattare foto, è un luogo di pace e riflessione; La Basilica del Sacro Sangue, il Minnewater, anche conosciuto come Il Lago dell’Amore, uno specchio d’acqua incantevole e romantico. Questi sono i luoghi principali, ma la città è piccola e in poche ore riuscirete a vedere tutto quello che offre.
Qui come a Bruxelles il cioccolato ha una grande importanza, per questo vi suggerisco di entrare in una delle cioccolaterie in cui servono maxi tazze di latte caldo in cui immergere cubetti di cioccolato infilzati con un cucchiaio, basta mescolare affinché il cioccolato si sciolga. Naturalmente anche qui i waffles non mancano. Io per provarli entrambi, vi suggerisco The old Chocolate House (in Mariastraat, 1), al secondo piano di un piccolo negozio di dolci, con un’atmosfera rilassata e le luci soffuse ed un cartello che dice “Speaking is the new wi-fi”.
Il giorno seguente abbiamo lasciato Bruxelles ed il Belgio per dirigerci in treno ad Amsterdam e fare tappa in Olanda. Ma di questo vi racconterò in un altro articolo. Intanto qui sotto trovate il link del mio precedente viaggio ad Amsterdam.