Se guardo fuori dalla finestra in questo momento vedo una distesa di tetti rossi, un palazzo rosa, uno giallo accanto ad uno azzurro, un mare che in realtà è un fiume ed una fila di lucine gialle che a quest’ora della notte non capisco se sono quelle che attraversano il Ponte 25 de Abril o la costa dall’altra parte del Tejo.
Sono a Lisbona da 6 giorni, 147 ore, 8.859 minuti e 531 secondi e mi sembra già di conoscerla come quelle città in cui smetti di sentirti in vacanza ed inizi a tornare quando vuoi staccare la spina. Di questa città ho sentito parlare tanto, l’ho googlata ogni volta prima di scegliere una nuova meta da visitare e l’ho sempre rimandata, tenuta da parte, posticipata; poi la vita mi ci ha portata ed eccola che si presenta, senza troppe effusioni. Lisbona è timida, è noncurante, se ne frega se non t’innamori a prima vista, sa che l’apprezzerai nel tempo e così è stato.
Lisbona ha i colori assortiti degli azulejos e dei tram gialli, dei murales sui palazzi abbandonati e dei festoni nel quartiere Alfama. Ha il profumo dei popcorn nella metropolitana e dei pastéis de nata per le strade, ha la forma orizzontale dei miradouros e quella verticale dei grattacieli che non ti aspetti, ha il suono del fado nei locali a tarda notte e delle voci dei venditori di occhiali ambulanti che in realtà provano a venderti fumo.
Lisbona è storia e tradizione, è cultura e architettura, è emozione nei vicoli delle strade in pendenza che quasi ti sembra di cadere quando scendi giù e di morire quando cerchi di raggiungere la vista più bella per goderti lo spettacolo; ha la consistenza dell’acqua dell’oceano se arrivi fino a Praia do Guincho e del fumo dei banchetti di castagne se cammini per le vie del centro. Lisbona ha il rumore del vociare dei ragazzi nei vicoli del Bairro Alto la notte del sabato sera e quello delle bottiglie di birra che rotolano verso la pattumiera mentre corri a prendere un taxi e quasi ti sembra male se paghi solo 5€ per tornare a casa.
Mi avete chiesto una guida, qualche suggerimento e delle dritte su questa città e mi sembrava giusto iniziare con delle parole non da guida turistica, non da manuale di viaggio, ma partendo da un viaggio emozionale fra colori, suoni e sapori che messi insieme fanno di Lisbona una città di cui tanti si innamorano e che molti salutano con nostalgia. Presto gli altri articoli con info, indirizzi e dritte.
foto Lisbona via Shutterstock