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Teoria dello shopping: metodo, princìpi e criteri (soprattutto) in tempo di saldi

calendario ufficiale saldi estate 2013

C’è quello per rabbia, quello per gratificazione, quello per ripicca e persino per vendetta (chiedete alle mogli che sguainano la carta di credito dopo un litigio finito male): lo shopping è terapeutico e per questo direttamente ricollegabile al nostro umore. Andiamo a far compere quando abbiamo bisogno di riflettere, passeggiamo fra i negozi con sguardo famelico, guardiamo le vetrine e fra una presa di coscienza e un nuovo paio di scarpe ritroviamo la serenità. D’altronde, nessuna donna andrebbe mai a fare consapevolmente shopping quando è nervosa: tutto ciò che indossiamo quando siamo di cattivo umore non ci piace o ci fa sembrare troppo grasse, troppo magre, troppo basse, troppo vecchie, troppo, troppo, troppo e mai abbastanza.

In tempo di saldi, è bene rispolverare regole, metodi e criteri da tenere bene a mente durante la corsa pazza agli sconti. In Italia a dare il via alla stagione dei saldi dell’estate 2013 sono stati Trentino e Campania, rispettivamente il 29 Giugno e 2 Luglio, a quanto pare, il calendario ufficiale dei saldi vuole inceve il 6 e 7 luglio come date ufficiali. Da domani, quindi, gli italiani si riverseranno nelle strade, nei centri commerciali.

Gli acquisti migliori si fanno quando la mente è sgombra, lucida, quando l’umore è alle stelle, quando abbiamo voglia di coccolarci; solo allora gli occhi si trasformano nel mirino di un’arma letale, capace di individuare la preda fra scaffali e grucce, identificare taglia, colore e modello. Basta tenere conto di alcuni principi su cui si basa la teoria dello shopping, quando si entra in un negozio, per uscirne soddisfatte.

1. Non è sufficiente che un capo sia bello
Il colore vi dona? E’ nel vostro stile o avrete occasione di indossarlo (una sola volta non vale, si fa eccezione per l’abito da sposa).

2. Dovete poterlo abbinare
Ipotizzate d’aver avvistato una gonna in pizzo bianco: è bella, elegante, decisamente classy, ma avete come abbinarla? Riuscite a pensare ad almeno due occasioni/contesti in cui potreste indossarla? Se non potete rispondere positivamente a queste domande rinunciate all’acquisto o se proprio volete osare, acquistate capi e accessori non all’ultima moda, cosicché quando capirete come indossarli non saranno diventati démodé.

3. Il fatto che un capo sia di moda non significa necessariamente che stia bene a tutte
Liquid leggings e stivali cuissardes sono fra le tendenze più pericolose degli ultimi anni e per i must di stagione il passo dalla rivista di moda alle strade di città è breve, tuttavia i risultati a volte feriscono gli occhi. Non è sufficiente che una tendenza incontri il nostro gusto perché questo ci autorizzi a inserirla nei nostri look. Prima di sposare il trend bisogna fare i conti con il proprio corpo: inutile mortificarlo, lo scopo della moda è esaltarlo.

4. Confrontare e valutare
Magliette a 4,90€, shorts in tessuto in dieci colori differenti a soli 6€… i prezzi durante i saldi allettano, soprattutto quando sotto i 10€, ma approfitare dei saldi non vuol dire necessariamente riempire l’armadio di fuffa a basso costo, vale la pena rinunciare alla quantità in favore della qualità, meglio una giacca Max&Co piuttosto che dieci canotte di cotone H&M, non credete?!!

Che un abito o accessorio ci piaccia è fondamentale, ma per acquistarlo dobbiamo essere sicure di avere nell’armadio già qualcosa con cui abbinarlo per tessuto, modello e colore. Diffidate del diavoletto che in testa vi incita ad acquistarlo dicendo: «Troverai poi con cosa abbinarlo», nel 90 per cento dei casi non troverete nulla di adatto e terrete appesi nell’armadio per anni una gonna, una giacca o una maglia mai messi, magari persino col cartellino attaccato. La regola del “componi il look” vale solo quando già prima di effettuare l’acquisto siete sicure di avere adocchiato i capi per l’abbinamento perfetto e decidete di comprare tutto insieme.

 

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